Soft Currency Economics, italieraz (17)

Soft Currency Economics. Dove tutto ebbe inizio

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Segida:

Soft Currency Economics

16. Il controllo del tasso sui fondi federali1

4 Ottobre 2020

Il controllo del tasso sui fondi federali

L’offerta di riserve consta di tre componenti: il contante, le riserve create/offerte dalla Fed attraverso transazioni di mercato aperto e i prestiti concessi attraverso lo sportello di sconto della stessa (Figura 7).

Nella misura in cui la Fed non soddisfa la domanda di riserve da parte del sistema bancario attraverso le operazioni di mercato aperto, le banche a corto di riserve tentano di ottenerle mediante prestiti reciproci con altre banche facendo in tal modo aumentare il tasso sui fondi federali. All’aumentare del divario tra il tasso sui fondi federali e il tasso di sconto un maggior numero di banche si indebiterà attraverso lo sportello di sconto. Contrarre prestiti mediante lo sportello di sconto comporta alcuni costi amministrativi e lo stigma di essere un’istituzione debole dal punto di vista finanziario. Ciò nonostante, via via che il tasso sui fondi aumenta a un livello superiore a quello del tasso di sconto, sempre più banche faranno ricorso allo sportello. Dopotutto le banche sono imprese che perseguono il profitto e gli incentivi finanziari a contrarre prestiti con lo sportello aumentano al crescere del differenziale tra il tasso sui fondi e quello di sconto.

Figura 7 – Curve di domanda e offerta di riserve

Come mostra la figura 7, quando il tasso d’interesse sui fondi federali aumenta oltre il livello del tasso di sconto gli istituti di deposito prendono in prestito fondi dalla Fed. In altre parole la Fed offre al sistema bancario le risorse di cui ha bisogno acquistando titoli nel mercato aperto o contraendo prestiti con lo sportello di sconto. La Fed fissa il differenziale tra il tasso sui fondi federali e quello di sconto variando la composizione delle riserve tra quelle prese in prestito e quelle non in prestito create mediante le operazioni di mercato aperto. Inoltre si avvale delle operazioni di mercato aperto anche per regolare l’ammontare delle riserve per mantenere il sistema bancario in posizione di indebitamento netto. Al fine di ridurre lo spread tra il tasso sui fondi federali e il tasso di sconto la Fed aumenta la quantità di riserve non prese in prestito effettuando acquisti nel mercato aperto; viceversa, per ampliare tale divario riduce l’offerta di riserve non prese in prestito, per cui le banche determinano l’aumento del prezzo dei fondi federali e aumentano la domanda di fondi contraendo prestiti con lo sportello di sconto.

Figura 8 – Curve di domanda e offerta di riserve

Originale pubblicato nel 1995, Revisione pubblicata nel 2012

Traduzione a cura di Andrea Sorrentino, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo e Daniele Basciu


1 https://www.retemmt.it/il-controllo-del-tasso-sui-fondi-federali/.

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