Warren Mosler-ek italieraz (eta 6)

Alto il Deficit!, Up With The Deficit!1

Ikus Warren Mosler Italieraz (2012)2.


Elkarrizketa (segida)3:


14 – Crescita: il caso del Giappone


Accade ciò quando la domanda aggregata è troppo bassa: in una buona economia, le persone hanno valore e le aziende quindi competono per aggiudicarsi le persone, non il contrario. Noi siamo stati all’interno di un’economia che funziona male così tanto tempo che non abbiamo più memoria, non riusciamo più a concepire cosa possa effettivamente essere una buona economìa. Questo dovrebbe essere uno slogan per i sindacati italiani: in un’economia sana non devono essere i lavoratori in competizione per trovare lavoro, bensì le aziende in competizione per dare lavoro.”


Per un motivo molto semplice: la gente deve lavorare per mangiare, le aziende però non sono obbligate ad assumere, e lo fanno solo se posso ricavarne un utile, un profitto accettabile per loro.”


15 – Tasse in rapporto con delocalizzazioni e insediamento di investimenti nel caso degli Stati Uniti, dell’Italia e della Germania di Weimer


Praticamente non esiste un economista onesto che vi dica che le corporations e le multinazionali dovrebbero pagare le tasse; non fanno altro che scaricarle sul consumatore ed in genere sono proprio i consumatori che si possono permettere di meno di spendere. Le imposte sulle società quindi sono molto regressive e portano ad una riduzione dei livelli degli standard di vita per coloro che possono permetterselo meno.


Ci sono tante altre cose che si dovrebbero fare a livello di multinazionali, il governo avrebbe ogni diritto di regolamentazione. Le lultinazionah hanno infatti bisogno di qualcosa dal governo, di una normativa che conceda loro una responsabilità timitata, fondamenale per le grosse corporations.


Tale responsabilità limitata viene concessa dal governo e, come tutte ~ concessioni governative, deve essere regolamentata e supervisionata accuratamente, altrimenti ne pagheremmo noi le conseguenze.”


Zazpi gezur politika ekonomikoan4.


Di proposito nel mio libro io parlo di “frode innocente”, definizione dell’economista John Kenneth Galbraith (1908-2006). Le mie frodi innocenti riguardano il settore finanziario. Parto cioè, volutamente, da una presunzione di innocenza, che aggrava enormemente la posizione degli imputati rispetto ad una presunzione di colpevolezza. Io infatti non mi pongo nella posizione di chi giudica, non ho alcun pregiudizio: mi limito a smascherare la frode. Di qui in avanti, se perseveri, o sei cretino (e allora è un errore) o sei in malafede (e allora è un crimine).“


16 – Il caso del divorzio tra Banca D*ltalia e Tesoro (anni ’80 e successivi)


… con il divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro, la Banca Centrale era ancora in grado di finanziare la spesa dello Stato senza usare i bond?


La risposta è sì. Il divorzio non era necessario e ha cambiato pochissimo le cose. Quando si riguardano i dati, quello che è successo è stato che prima del divorzio, il Tesoro vendeva titoli alla Banca Centrale e poi spendeva; successivamente la Banca Centrale vendeva i bond. Perchè la Banca Centrale vendeva i bond dopo che il Tesoro aveva speso i soldi? Perchè se non avessero venduto i titoli, quando il Tesoro aveva già speso le lire, il tasso interbancario sarebbe sceso a zero. Il Tesoro, o meglio la Banca d’Italia, voleva che il tasso interbancario fosse superiore a zero e quindi hanno dovuto vendere i titoli per dare loro una loro collocazione redditizia, in maniera da poter raggiungere il tasso d’interesse stabilito. Se si ha una politica di tassi di cambio variabili, allora il tasso interbancario è zero in qualunque momento (…) I titoli del Tesoro sono, diciamo, dei conti alternativi; li vogliamo chiamare conti di risparmio? Pagando più interessi, aumenta il livello dei tassi di interesse dell’economia. L’obiettivo dei Buoni del Tesoro, che lo sappia o meno il governo, è di sostenere i tassi di interesse, non finanziare la spesa; questo era il mio messaggio fondamentale al professor Spaventa e, come studioso di sistema monetario, immediatamente lui l’ha capito ed è intervenuto di conseguenza. “


per capire di nuovo la fondamentale proprietà di uno Stato a moneta sovrana. Lo Stato a moneta sovrana è il monopolista dell’emissione di moneta e, come tale stabilisce il prezzo di riferimento per tutto il resto…. Questo è importantissimo per capire come lo Stato può regolare l’economia a nostro favore.


Questo è il mio biglietto da visita. Qualcuno lo vuole comprare per 20 euro? No? (….)

Se la Banca Centrale Europea dicesse “i biglietti da \isita di Warren Mosler possono essere utilizzati per pagare 20 euro di tasse”, quando voi ne vedeste uno per terra vi ci buttereste sopra per raccoglierlo. Che cosa è successo allora? lo ho un semplice monopolio, io stabilisco la domanda e l’offerta, io ho l’autorità di imposizione fiscale e quindi vi dico quanti di questi dovete avere, io vi dico che cosa dovete fare per poterveli procurare. Non ho concorrenza. I monopoli sono sempre in grado di stabilire i prezzi indipendentemente. Voi siete gli utilizzatori della moneta, io sono l’emittente, voi dovete accettare il prezzo.”


Il monopolista stabilisce il prezzo. Con la lira, il governo italiano determina l’imposizione fiscale e poi determina quello che voi dovete fare per guadagnare i soldi necessari per pagare le tasse, e tutti i cartoncini sono in mano loro; se pagano di più per la stessa cosa, allora si riduce automaticamente il valore dei loro cartoncini e dei nostri e, nel nostro caso, della loro lira. Che il governo lo sappia o meno, il valore della valuta è quello che il governo dice che dovete fare per procurarvela.”


Il deficit del governo degli Stati Uniti di 100 trilioni di dollari, corrisponde esattamente a un importo uguale di risparmi, e quindi questo ritorna sull’economia globale. Quindi cosa succede se io non vi faccio guadagnare abbastanza bigliettini per pagare le tasse? Succede che qualcuno rimane disoccupato, (…) l’obiettivo della tassa è di creare disoccupazione. Io sono il governo…”


Come riesco a farvi uscire dai settore privato e farvi entrare nel settore pubblico? Metto una tassa su qualcosa che voi non avete: adesso posso utilizzare il mio biglietto, che altrimenti sarebbe completamente privo di valore, per assumervi e farvi lavorare per me. Perchè causerei la vostra disoccupazione se non vi volessi assumere? Sarebbe una smpidaggine. Per cui la tassa crea la disoccupazione. La spesa porta all’assunzione lavorativa di persone per le quali la tassa ha creato disoccupazione.”


17 – Le proprietà e caratteristiche di uno Stato a moneta sovrana: emissione, inflazione e produzione


Nel mondo di oggi abbiamo la disoccupazione, noi abbiamo un eccesso di capacità, per cui se si desse atutti un aumento di stipendio ci sarebbero molte più cose da comprare di quante non ce ne siano ora. Se c’è un eccesso di capacità, viene speso più denaro e gli utilizzatori si avvalgono della capacità in eccesso, per così dire; non si crea inflazione fino a quando non si raggiunge la piena capacità. Se si ha piena occupazione, quindi pieno utilizzo delle capacità,…”


… se si cerca di dare un aumento e aumenta la produttività, siamo tutti più ricchi perchè abbiamo lavorato per produrre di più e questa è una cosa positiva. Se ci si riprova ancora, e praticamente succede solo che aumentano i prezzi ma la produzione no, perchè tutti sono già occupati quindi già lavorano, si è fatto un aggiustamento una tantum dei prezzi del dieci per cento, ma non c’è danno alcuno, sono cambiati solamente i prezzi e quindi forse si è fatto uno sbaglio; però la cosa non ha causato alcun danno.”


Gli anni migliori dell’Italia, i migliori livelli di occupazione e produzione, erano caratterizzati forse da un dieci per cento di inflazione e quindi non era un reato: ha avuto delle conseguenze sulla distribuzione, e ne risentono poi i pensionati, per cui bisogna ovviamente intervenire sulle pensioni. Quindi si fa quello che va fatto, però se c’è la piena occupazione e si massimizza la produzione, le persone sono contente e il Paese è ricco. “


Gehigarria:


Warren Mosler Italian egon zen berriz 2014an. Hitzaldi bat eman zuen. Hitzaldian azken sei sarreretan (italierazko testuekin) ikusitakoa ukitzen ditu Mosler-ek, hurrengo sarrera batean ikusiko dugun moduan.


3 Paolo Barnard kazetariak Mosler-i egindako elkarrizketa. Aipuak Mosler-enak dira.

Utzi erantzuna

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