Europar Batasuna: txertaketaren desastrea

Europar distopiak bere desastrea gainditzen du…

Il disastro dell’Unione Europea sui vaccini spiegato facile

Thomas Fazi

(https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_disastro_dellunione_europea_sui_vaccini_spiegato_facile/33535_40318/)

Il disastro vaccinale della UE ha una causa precisa: l’ideologia liberista e mercatista strutturalmente connaturata alle sue istituzioni e ai suoi rappresentanti. Vediamo perché.

In sostanza, tutte le principali nazioni occidentali extra-UE (in particolare USA e UK) hanno – giustamente – adottato un approccio strettamente nazionalistico alla questione dei vaccini (tradotto per le anime belle de sinistra: un approccio che ponesse al primo posto la salute dei propri cittadini).

Sarebbe a dire che:

?? I governi hanno imposto ai propri istituti di ricerca nazionali di sviluppare il vaccino sul territorio nazionale insieme a compagnie farmaceutiche nazionali (inizialmente Oxford avrebbe dovuto produrre il vaccino insieme all’americana Merck, poi il governo britannico è intervenuto e ha imposto all’istituto di ricerca di mettersi in società con la britannica AstraZeneca).

?? La ragione è ovvia: era l’unica maniera per avere garanzie sulla fornitura dei vaccini, che altrimenti – a prescindere dagli accordi contrattuali, come abbiamo visto – sarebbero state alla mercé del governo della nazione/azienda produttrice, che avrebbe tranquillamente potuto bloccare le esportazioni del vaccino, come poi hanno fatto diversi paesi.

?? Per la stessa ragione, i governi hanno evitato che le proprie compagnie farmaceutiche nazionali firmassero anche solo accordi di partnership con aziende farmaceutiche estere (sul modello Pfizer-BioNTech), qualora questo avesse significato che una parte significativa della produzione (tale da compromettere l’approvvigionamento nazionale) sarebbe avvenuta all’estero.

?? I governi hanno legalmente condizionato gli ingenti finanziamenti pubblici alla ricerca sul vaccino al fatto che il paese produttore dovesse avere priorità nella fornitura delle dosi. Questa è la ragione per cui il Regno Unito è riuscito ad ottenere molte dosi del vaccino AstraZeneca inizialmente destinate alla UE.

?? Infine, come si diceva, diversi governi (Stati Uniti in primis) hanno bloccato – de jure o de facto – le esportazioni del vaccino verso paesi terzi.

?? Tutto questo ha fatto sì che oggi Regno Unito e Stati Uniti sono nelle condizioni di poter garantire una copertura vaccinale pressoché totale alla propria popolazione in tempi relativamente brevi.

E la UE? Ovviamente non ha fatto nulla di tutto ciò, col risultato che la campagna vaccinale prosegue a passo di lumaca ed è in preda al caos più assoluto.

Sarebbe a dire che, in ossequio alla filosofia liberista che la contraddistingue:

? La UE non ha imposto alle compagnie farmaceutiche, neanche a costo di ingenti pre-finanziamenti, alcuna clausola che gli imponesse di dare priorità alla UE nella fornitura del vaccini (ragion per cui AstraZeneca ha potuto tranquillamente sfanculare i contratti con la UE per dirottare le proprie dosi verso il Regno Unito, che invece avevano imposto una siffatta clausola all’azienda).

? La UE non si è preoccupata minimamente di mantenere la produzione del vaccino sul proprio territorio, permettendo alla tedesca BioNTech di firmare un accordo con l’americana Pfizer che prevedesse che una parte enorme della produzione avvenisse sul suolo americano.

? La UE non ha imposto alcun blocco alle esportazioni del vaccino, come hanno fatto invece gli Stati Uniti.

? Il risultato? Che mentre il Regno Unito si accaparrava le dosi del vaccino AstraZeneca destinate alla UE, quest’ultima esportava milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech al Regno Unito. Non solo: mentre gli Stati Uniti bloccavano le esportazioni del vaccino Pfizer-BioNTech prodotto negli USA, la UE ha continuato a esportare le dosi prodotte nella UE, col risultato che il Canada, che confina con gli Stati Uniti, ha ricevuto le proprie dosi dalla UE e non dal suo vicino.

Insomma, i principali paesi extra-UE hanno adottato un approccio pragmaticamente nazionalista – quasi da economia di guerra – nella consapevolezza che nella lotta per l’accaparramento dei vaccini (ma più in generale, potremmo dire, nell’arena della competizione capitalistica internazionale), ogni paese è a sé, a dimostrazione che le classi dirigenti dei paesi seri sanno benissimo che la storia del tramonto degli Stati e dell’efficienza dei mercati non è altro che una balla buona per i gonzi, che serve solo a tenere buoni i cittadini.

I dirigenti UE, invece, sembrerebbero crederci veramente alle proprie favolette liberiste. Al punto da basare tutta la propria strategia vaccinale su una fiducia cieca nella buona fede delle multinazionali farmaceutiche e degli altri governi, e più in generale sulla capacità di autoregolamentazione del mercato.

Insomma, dopo l’ecatombe sociale provocata da anni di politiche di austerità, il liberismo targato UE continua ad uccidere. Uscirne il prima possibile è ormai una questione di mera sopravvivenza. #Italexit1


Espainierazko bertsioa:

EL DESASTRE SOBRE LAS VACUNAS EXPLICADO FÁCIL

El desastre vacunal de la UE tiene una causa precisa: la ideología liberista y mercadista estructuralmente connaturada a sus instituciones y representantes. Veamos por qué.

En esencia, todas las principales naciones occidentales extra-UE (en particular EE. UU. y UK) han adoptado acertadamente un enfoque estrictamente nacionalista de la cuestión de las vacunas (traducido para las almas hermosas de izquierda: un enfoque que plantea la salud de los propios ciudadanos).

Eso significa que:

Los gobiernos impusieron a sus institutos de investigación nacionales desarrollar la vacuna en el territorio nacional junto con compañías farmacéuticas nacionales (inicialmente Oxford debería haber producido la vacuna junto con la estadounidense Merck, luego el gobierno británico intervino e impuso al instituto de búsqueda de ponerse en sociedad con la británica AstraZeneca).

La razón es obvia: era la única forma de tener garantías de suministro de vacunas, que de otro modo-independientemente de los acuerdos contractuales, como vimos-estarían a merced del gobierno de la nación / empresa productora, que podría bloquear tranquilamente las exportaciones de la vacuna, como luego han hecho varios países.

Por la misma razón, los gobiernos evitaron que sus compañías farmacéuticas nacionales firmaran incluso acuerdos de asociación con empresas farmacéuticas extranjeras (en el modelo Pfizer-BioNTech), si esto significaba que una parte significativa de la producción (tal que comprometería el abastecimiento nacional) habría sido en el extranjero.

Los gobiernos condicionaron legalmente a la gran financiación pública a la investigación de la vacuna a que el país productor tuviera que tener prioridad en el suministro de dosis. Esta es la razón por la que el Reino Unido ha logrado obtener muchas dosis de la vacuna de AstraZeneca destinada inicialmente a la UE.

Finalmente, como se decía, varios gobiernos (Estados Unidos en primer lugar) bloquearon-de jure o de facto-las exportaciones de la vacuna a terceros países.

Todo esto ha hecho que hoy Reino Unido y Estados Unidos estén en condiciones de garantizar una cobertura de vacunación casi total a su población en un plazo relativamente corto.

Y la UE? Obviamente no hizo nada de esto, con el resultado de que la campaña de vacunación continúa a paso de caracol y está en el caos más absoluto.

Sería decir que, en convite a la filosofía liberista que la caracteriza:

La UE no ha impuesto a las compañías farmacéuticas, ni siquiera ante importantes prefinanciamientos, ninguna cláusula que le impusiera priorizar a la UE en el suministro de la vacuna (razón por la que AstraZeneca pudo tranquilamente desfancular los contratos con la UE para desviar sus dosis al Reino Unido, que habían impuesto tal cláusula a la empresa).

La UE no se preocupó por mantener la producción de la vacuna en su territorio, permitiendo a la alemana BioNTech firmar un acuerdo con la estadounidense Pfizer que prevé que una parte enorme de la producción se hiciera en suelo estadounidense.

La UE no impuso ningún bloqueo a las exportaciones de la vacuna, como lo hizo Estados Unidos.

El resultado? Que mientras el Reino Unido se acaparaba las dosis de la vacuna AstraZeneca destinadas a la UE, esta última exportaba millones de dosis de la vacuna de Pfizer-BioNTech al Reino Unido. No solo: Mientras Estados Unidos bloqueaba las exportaciones de la vacuna de Pfizer-BioNTech producida a EE. UU., la UE siguió exportando las dosis producidas a la UE, lo que significa que Canadá, que confina con Estados Unidos, recibió sus propias dosis de la UE y no de su vecino.

En resumen, los principales países extra-UE han adoptado un enfoque pragmáticamente nacionalista-casi de economía de guerra-en el conocimiento de que en la lucha por el acaparamiento de vacunas (pero más generalmente, podríamos decir, en la arena de la competencia capitalista internacional), cada país es a sí mismo, demostrando que las clases directivas de los países serios saben muy bien que la historia del atardecer de los Estados y de la eficiencia de los mercados no es más que una buena baila para los gonzios, que solo sirve para mantener a los ciudadanos buenos.

Sin embargo, los directivos de la UE parecerían realmente creer en sus cuentos de hadas liberales. Hasta el punto de basar toda su estrategia de vacunación en una confianza ciega en la buena fe de las multinacionales farmacéuticas y otros gobiernos, y más en general en la capacidad de autorregulación del mercado.

En resumen, después de la hecatombe social provocada por años de políticas de austeridad, el liberalismo matriculado de la UE sigue matando. Salir de esto lo antes posible ya es cuestión de mera supervivencia. #Italexit.

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