Italia zorraren tranpan

Thomas Fazi-ren L’ITALIA NELLA TRAPPOLA DEL DEBITO

(https://www.facebook.com/thomasfazi/posts/2859144550845331)

Qualche giorno fa mi sono attirato l’ira di molti sostenendo che Commerzbank aveva perfettamente ragione ad invitare i propri clienti a vendere i titoli italiani, alla luce della traiettoria insostenibile del rapporto debito/PIL dell’Italia post-corona in assenza di un impegno della BCE a monetizzare il deficit/debito italiano in aeternum. Adesso è un’altra banca – la Bank of America – a dire la stessa cosa.

Secondo un’analisi del debito italiano e spagnolo, le misure varate finora «non stabilizzeranno le traiettorie del debito senza un significativo e permanente aiuto della BCE». La banca centrale, allo stato attuale, sarebbe di fatto obbligata ad estendere all’infinito il nuovo piano di acquisti di titoli, il cosiddetto PEPP. In questo caso, secondo Bank of America, l’Italia riuscirebbe a mantenere il debito tra il 140 e il 150 per cento del PIL fino al 2030. In alternativa, il debito dell’Italia salirà molto probabilmente al 160-170 per cento del PIL, rendendo impossibile per il nostro paese rifinanziarsi sui mercati.

Come sosteneva il rapporto di Commerzbank, però, un intervento continuativo, illimitato e incondizionato della BCE è assolutamente improbabile, per non dire impossibile, lasciando aperti solo due scenari; (1) perché la BCE continui a sostenere il debito dell’Italia, il nostro paese è costretto a chiedere l’aiuto al MES condizionato a pesanti misure di consolidamento fiscale e possibilmente anche a una ristrutturazione del debito; (2) l’Italia esce dall’euro, scenario che l’opzione (1) renderebbe comunque probabile nel medio termine vista l’inevitabile reazione politica che scatenerebbe.

Non c’è nessun “complotto” in questi rapporti ma una semplice fotografia della realtà dei fatti. La vera tragedia è che delle banche private siano in grado di fare un’analisi più lucida della situazione di quanto non siano in grado di fare i nostri politici, che invece continuano a fantasticare di euro-corona-bond e altre amenità simili1.


1 Autoreak aurkeztutako espainierazko itzulpena non Espainiaren zorra ere sartzen duen.

ITALIA EN LA TRAMPA DE LA DEUDAHace unos días me atraí la ira de muchos afirmando que Commerzbank tenía toda la razón al invitar a sus clientes a vender los títulos italianos, a la luz de la trayectoria insostenible del ratio de deuda de Italia post-corona sin compromiso del BCE en monetizar el déficit / deuda italiana en aeternum. Ahora es otro banco – el Bank of America – quien dice lo mismo.

Según un análisis de la deuda italiana y española, las medidas adoptadas hasta ahora “no estabilizarán las trayectorias de deuda sin una ayuda significativa y permanente del BCE”. El banco central, en la actualidad, estaría obligado a extender infinito el nuevo plan de compras de títulos, el llamado PEPP. En este caso, según el Bank of America, Italia podría mantener la deuda entre el 140 % y el 150 % del PIB hasta 2030. Como alternativa, la deuda de Italia aumentará muy probablemente al 160-170 por cien del PIB, haciendo imposible que nuestro país se refinancie en los mercados.

Sin embargo, como afirmaba el informe de Commerzbank, una intervención continua, ilimitada e incondicional del BCE es absolutamente improbable, por no decir imposible, dejando solo dos escenarios; (1) para que el BCE siga apoyando la deuda de Italia, el nuestro país se ve obligado a pedir ayuda al MEDE condicionado a pesadas medidas de consolidación fiscal y posiblemente también a una reestructuración de la deuda; (2) Italia sale del euro, escenario que la opción (1) haría probable en el medio plazo dada la inevitable reacción política que desencadenaría.

No hay “conspiración” en estas relaciones sino una simple fotografía de la realidad de los hechos. La verdadera tragedia es que los bancos privados sean capaces de hacer un análisis más lúcido de la situación de lo que nuestros políticos pueden hacer, que siguen soñando con euro-corona bonos y otras amenidades similares.”

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