Eskoziaz hitz pare bat gehiago

Daniele Basciu‏ @danielebasciu

Honi erantzuten: @MammothWhale

(https://twitter.com/danielebasciu/status/991781793916424194 )

Independent Scotland from a MMT perspective in this brief article I wrote some years ago (english in the 2nd part)

Scozia e Catalogna, la storia si ripete?

(http://www.retemmt.it/scozia-e-catalogna-la-storia-si-ripete/)

2018 mai. 2

@tobararbulu‏ @tobararbulu

(https://twitter.com/tobararbulu/status/993025860490887168)

Glasgow viu la manifestació més gran a favor de la independència d’Escòcia

Desenes de milers d’escocesos es mobilitzen en una manifestació sense precedents, plena d’estelades

(https://www.vilaweb.cat/noticies/glasgow-viu-la-mes-gran-manifestacio-per-la-independencia-descocia/)

2018 mai. 6

Segida:

Scozia e Catalogna, la storia si ripete?

28 settembre 2017

(http://www.retemmt.it/scozia-e-catalogna-la-storia-si-ripete/)

Riproponiamo un articolo del 2014 scritto sette mesi prima del referendum scozzese.

Oggi è la Catalogna a rivendicare la propria indipendenza, ma, a differenza del caso scozzese, i Catalani non sanno se riusciranno realmente a votare. Non cambia però la sostanza del problema: si può lottare per la propria indipendenza non curandosi dei problemi legati ai vincoli dell’essere solo utilizzatore della valuta?

Per questo quell’articolo è ancora attuale…

(La Redazione)

Di Daniele Basciu

Con assistenza editoriale di Warren Mosler, a cui sono grato.

Diverse regioni (parte di Stati sovrani) in Europa hanno una significativa tradizione indipendentista e di movimenti politici identitari, Scozia e Catalogna sono due esempi.

Queste spinte indipendentiste sono profondamente radicate nella loro storia e cultura. Sia Scozia che Catalogna hanno governi locali che si caratterizzano per un certo grado di autonomia legislativa, e libertà d’azione rispetto ai rispettivi governi centrali.

La Catalogna ha in aggiunta la propria lingua che è ufficialmente riconosciuta dallo Stato spagnolo. Di queste due regioni, né l’una né l’altra ad ogni modo ha una valuta propria. La Scozia utilizza la sterlina inglese, la Catalogna utilizza l’Euro.

Alcuni dati

Il PIL della Scozia equivale a circa 150 mld £. La frazione di debito pubblico riferibile alla Scozia nell’ipotesi di secessione dalla Gran Bretagna è stata stimata in circa 8,4% del debito pubblico britannico totale, ovvero 153 mld £ (con un rapporto debito/PIL risultante pari al 103%) nel caso più sfavorevole ipotizzato nel “Libro bianco per l’indipendenza della Scozia” pubblicato dal primo ministro scozzese Alex Salmond. Dal 2008 al 2013 il tasso di disoccupazione è quasi raddoppiato passando dal 4.5% al 8.5%, a fronte dell’incremento dal 5.5% al 7.5% avuto dalla Gran Bretagna nello stesso periodo. Nel caso dell’ottenimento dell’indipendenza, la Scozia cercherebbe di ottenere una parte degli introiti derivanti dall’estrazione e vendita di greggio che oggi sono interamente a favore della Gran Bretagna.

Il PIL della Catalogna è di circa 212 mld €, e il debito pubblico della Catalogna è di circa 51 mld di €, con un rapporto Debito pubblico/PIL del 25.9%. La Catalogna è esportatrice netta se includiamo la Spagna nel “settore estero”. Il tasso di disoccupazione è aumentato fino al 22.6% dal 9% del 2008, mentre il tasso di disoccupazione della Spagna è di circa il 25% al momento. È da segnalare che la Catalogna contribuisce con un surplus di circa 15 mld di € al bilancio del governo centrale spagnolo.

2014: referendum e scenari

Durante gli ultimi anni le spinte indipendentiste sono cresciute considerevolmente in entrambe le regioni, e ci sono state imponenti manifestazioni popolari in Catalogna a Settembre 2012 e 2013. E pur esistendo differenze nelle origini storiche e culturali del malcontento in Scozia e Catalogna, è chiaro che lo sviluppo recente di queste spinte è direttamente correlato con la crisi economica che in misura differente ha colpito sia la Gran Bretagna che la Spagna. È perciò probabile che oggi l’indipendenza sia vista come un passo verso ripresa economica e prosperità. Nel 2014 si terranno due referendum sull’indipendenza in Scozia (a Settembre) e Catalogna (Novembre), e ci sono elevate possibilità che entrambe le regioni diventino stati indipendenti.

Risorse e vincoli

Nell’ipotesi di indipendenza, la capacità di impiegare efficacemente le proprie risorse reali, incluso il lavoro e le risorse intellettuali, determinerà i termini reali della capacità di commercio e dello standard di vita di Scozia e Catalogna. Una parte degli introiti dall’estrazione e vendita del greggio sarà di giovamento alla Scozia, benché le risorse naturali non siano un requisito imprescindibile perché l’indipendenza abbia successo. Separandosi dai rispettivi Stati di appartenenza, sia Scozia che Catalogna si faranno carico di nuove responsabilità che oggi sono di competenza dei governi centrali (l’esercito, per esempio). È possibile, ed anche probabile, che la Scozia e la Catalogna si troveranno di fronte a vincoli di natura finanziaria. Sfortunatamente, sebbene entrambe siano in cammino verso l’indipendenza, né Scozia né Catalogna hanno un piano credibile per un sistema monetario indipendente. Ed è assolutamente degno di nota il fatto che dodici anni dopo il disastro-Euro, questa parte fondamentale della sovranità nazionale sia stata ignorata, ottenendo solo lo spazio di superficiali riferimenti a un ventaglio di opzioni monetarie.

Per la Scozia sono state prese in considerazione tre possibilità

  1. Una nuova valuta Scozzese;
  2. Adozione e uso della sterlina Britannica;
  3. Ingresso in Eurozona.

La Commissione europea ha già pubblicato una comunicazione informale in cui afferma che una Scozia indipendente sarebbe fuori da Unione Europea ed Eurozona, non avendone sottoscritto I Trattati costitutivi. Questo rende inapplicabile l’opzione (3). La Gran Bretagna e la Scozia non hanno in programma una vera e propria “negoziazione ufficiale”, così dobbiamo interpretare alcune comunicazioni informali rilasciate da Governo e Ministero del Tesoro, e dal Primo ministro scozzese. Il Tesoro della Gran Bretagna ha dichiarato che garantirà integralmente il debito pubblico UK nell’eventualità che la Scozia diventi indipendente (la secessione avverrebbe nel 2016). In ogni caso, la Gran Bretagna considera la Scozia obbligata ad assumere un impegno verso la Gran Bretagna per una parte proporzionale delle passività esistenti. Questo significa che il secondo scenario è al momento il più probabile, come suggerito dal Primo ministro scozzese. Nello specifico, questo implica che la Scozia:

  1. Sarà utilizzatrice e non emettitrice della valuta, con il risultato, per la Scozia, di essere legata a politiche economiche pro-cicliche basate sui principi della “finanza bilanciata” e l’imperativo del bilancio pubblico in pareggio;
  2. Entrerà in questa nuova fase storica con un rapporto Debito pubblico/PIL elevato e problematico;
  3. Dovrà finanziarsi con una valuta che non emette;
  4. Non potrà fissare I tassi di interesse, inclusi i tassi dei titoli di Stato e il tasso interbancario;
  5. Perderà (come Stato indipendente) i trasferimenti fiscali dalla Gran Bretagna;
  6. Perderà la capacità di finanziamento e garanzia dei depositi bancari da parte della banca centrale.

La collocazione fuori dall’Eurozona potrebbe mettere la Scozia al riparo dalle politiche di Euroausterity, ma la Gran Bretagna potrebbe imporre i medesimi vincoli. Ad esempio l’accesso a un intervento di salvataggio da parte di Bank of England in favore del sistema bancario scozzese potrebbe recare con sé un pacchetto di “termini e condizioni” sulla base del modello UE. Successivamente all’indipendenza, il tasso d’indebitamento privato, o l’impossibilità di espandere l’indebitamento privato, magari dovuto a un rallentamento del ciclo economico, potrebbe portare a una crisi di solvibilità con il noto sintomo del “credito deteriorato” e tutto ciò che ne consegue, in modo molto simile a quanto descritto da Warren Mosler (2001) in “Riti di passaggio1“ relativamente agli Stati aderenti all’Eurozona .

Le opzioni per la Catalogna sono le seguenti:

  1. Richiesta di ingresso in Eurozona;
  2. Emissione di una nuova valuta ancorata all’Euro;
  3. Emissione di una nuova valuta propria non ancorata;

La Catalogna non sembra prendere in considerazione l’opzione (2), e il governo Catalano ha già esplicitamente dichiarato che le sue priorità sono il bilancio pubblico in pareggio e l’austerity (non è un modo di dire, usano esattamente questa parola!). Questo ha senso in un contesto in cui la Catalogna è un’amministrazione locale utilizzatrice di valuta, sotto i vincoli esistenti in UE. Ad ogni modo, se la Catalogna diventa indipendente ed adotta l’euro, continuerà ad essere vincolata dai legami che sono propri degli altri paesi utilizzatori dell’euro. Considerando che la Catalogna non potrà immediatamente avere accesso all’Eurozona, è più probabile che la Catalogna emetta una nuova valuta ancorata all’Euro. In questo caso I vincoli saranno i medesimi, con il nuovo Stato che sarà forzato ad agire pro-ciclicamente sulla base dei principi della “finanza bilanciata”. Questo significherebbe il permanere della disastrosa situazione della disoccupazione (molto simile alle condizioni in cui versa attualmente la Spagna), pur ottenendo la Catalogna il controllo sul surplus fiscale che attualmente è trasferito alla Spagna. In modo molto simile allo scenario descritto per la Scozia, la Catalogna potrebbe anche trovarsi di fronte a problemi originati dal sistema bancario, senza una banca centrale in grado di gestirli. E senza una banca centrale, c’è la possibilità che il Governo possa essere obbligato ad assorbire le perdite delle banche, come avvenuto nel caso dell’Irlanda. Pur diventando la Catalogna indipendente con un rapporto debito pubblico/PIL più basso rispetto alla Scozia, questo non garantisce che non ci sia una crisi del sistema bancario. L’Irlanda nel 2008 aveva un rapporto debito pubblico/PIL di appena 25%, ma come utilizzatrice della valuta ha avuto dei seri problemi nell’assorbire le perdite derivanti dalla crisi finanziaria, diventando in effetti una “colonia” della Trojka. Va ricordato inoltre che se la Catalogna dovesse accettare l’onere di nuove spese pubbliche, queste sarebbero (a differenza della Scozia) parzialmente controbilanciate dal surplus fiscale oggi riscosso dalla Spagna. E né la Catalogna né la Scozia controlleranno i propri tassi di interesse. E con le deboli prospettive di crescita esistenti nell’economia catalana, il sistema finanziario catalano potrebbe diventare più debole e vulnerabile di quanto sia il sistema spagnolo oggi.

Quali sono i punti in comune tra Scozia e Catalogna nel loro percorso verso l’indipendenza?

  1. Entrambe confidano nell’export per la loro futura crescita
  2. Assoluta noncuranza riguardo ai problemi legati ai vincoli propri di chi è utilizzatore di valuta
  3. Totale assenza di interesse verso politiche esplicite di piena occupazione
  4. Profonda sottovalutazione della vulnerabilità del sistema bancario che non sia fondato su una banca centrale che emetta la valuta sotto il controllo dello Stato

Tutti questi punti sembrano suggerire che la Storia probabilmente, e tristemente, si ripeterà.

Sardegna. Ciechi che guidano ciechi?

In Sardegna stanno emergendo diverse forze politiche indipendentiste. Parteciperanno alle prossime elezioni regionali (Febbraio 2014) dividendosi fra i cosiddetti “centro-sinistra” e “centro-destra” e in liste e coalizioni autonome. Molti di questi partiti hanno buone relazioni con le forze indipendentiste di Scozia e Catalogna. Sfortunatamente, sembrano condividere la medesima incomprensione riguardo lo Stato e il ruolo della tassazione; non danno alcun segno di aver compreso i vincoli inerenti alla struttura istituzionale UE e l’impatto conseguente sull’economia. Molti sognano una “Sardegna Stato indipendente in Unione Europea”, senza comprendere che gli Stati nell’Unione Europea sono stati declassati ad amministrazioni locali utilizzatrici di valuta, sotto la guida di un’élite tecnocratica che persegue politiche che stanno distruggendo le loro economie, realizzando orrendi crimini contro l’Umanità e l’annientamento di una civiltà.

Ma questo punto non sembra rivestire interesse per loro.

(Ingelesezko testua link berean (http://www.retemmt.it/scozia-e-catalogna-la-storia-si-ripete/), beheko aldean)

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